ASN-FIMF Norme Italiane di Modellismo Ferroviario - Diorami modulari in Scala N (
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introduzione | pannelli rettilinei | pannelli curvi | interconnessione meccanica | schema elettrico generale |
interconnessione elettrica | pannelli di piena linea | pannelli con sezioni di blocco | note esplicative |
NOTE ESPLICATIVE
Pannelli standard - caratteristiche meccaniche
Pannello con anello di ritorno
Pannelli di inversione di facciata
Decoro dei diorami modulari
Supporti per i pannelli
Compatibilità con altri standard
Pannelli standard - caratteristiche meccaniche
Analizziamo le caratteristiche fondamentali di un pannello:
- Unione rapida e sicura con qualsiasi altro pannello ripristinando la continuità elettrica e meccanica dei binari.
- Massime dimensioni comunque compatibili con la facilità di trasporto in una comune autovettura.
- Infinite possibilità di combinazioni contenendo al massimo l'uso di pannelli speciali.
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per un MODULO 40 X 120 occorrono:
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per 5 MODULI 40 X 80 occorrono:
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Fig. 9.2 - Schema di taglio dei listelli
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Fig. 9.3 - Esempio di taglio del compensato
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La larghezza
dei pannelli può essere 20/40/55-70 cm: 40 cm è la larghezza standard,
20 cm è la larghezza del pannello stretto, mentre 55 o 70 cm sono le larghezze
compatibili e sono state ideate per soddisfare esigenze particolari. Con la misura
di 70 cm si ha la possibilità di inserire più binari (ad esempio per
una grande stazione) o lasciare più spazio per il paesaggio; con la misura di
20 cm si ha un pannello più facilmente trasportabile e riponibile.
Il piano di posa dei binari è in compensato da 6 mm, che si è rivelato più stabile e meno soggetto ad imbarcamenti rispetto a quello da 4 mm. Tenendo conto dello sfrido di taglio, un foglio di formato standard di nominali mm 122 x 244 contiene esattamente 9 moduli da 40x80 o 6 da 40x120 (fig. 3) e quindi non si ha spreco di materiale.
Le parti più critiche del pannello sono costituite dalle due testate, ottenute da listello di 20 mm di spessore, che devono essere tagliate e forate con la massima precisione. In particolare la posizione dei 7 fori di unione deve essere verificata con una minima tolleranza poiché ad essi sono riferite le quote delle posizioni altimetriche e planimetriche degli assi dei binari e del piano del ferro. Una dima di costruzione permette di tracciare correttamente tali posizioni. Per facilitare l'inserimento dei bulloni e l'allineamento dei piani del ferro si suggerisce di eseguire fori di diametro leggermente maggiore del bullone (usare una punta da 7 mm).
Nell'assemblaggio del pannello occorre curare particolarmente sia l'ortogonalità fra i vari pezzi, sia l'esattezza nella lunghezza multipla di 400 mm che è indispensabile se si vuole fare assumere al plastico la forma chiusa ad ovale. Si consiglia di usare colla e viti per l'unione dei vari pezzi, per evitare il più possibile deformazioni dovute a variazioni di temperatura o di umidità nei locali di esposizione.
Per l'unione dei pannelli si utilizzano dei bulloni (del tipo con il gambo interamente filettato) con dadi a galletto in modo da consentire un serraggio agevole senza l'uso di attrezzi. La lunghezza dei bulloni deve essere di almeno 60 mm. Si consiglia di usare almeno di tre bulloni disposti, sia per pannelli normali che stretti, nei due fori inferiori più esterni e nel foro superiore centrale, inserendo su entrambi i lati rondelle di abbondante diametro.
L'accostamento
fra i binari di due pannelli adiacenti è garantita dal corretto posizionamento
degli stessi a filo del modulo. La dima di costruzione contiene due coppie di
binari con l'interbinario esatto e con le giuste distanze rispetto ai punti di
tracciatura dei fori di fissaggio. A richiesta la dima è disponibile con
rotaie codice 55 o codice 80. Per evitare urti e conseguenti danni ai binari
in fase di trasporto si consiglia di coprire le estremità con opportune
protezioni.
Nel caso di moduli facenti parte di un gruppo non separabile, nelle
giunzioni interne si può tagliare il binario esattamente a filo
del modulo, in modo che le rotaie siano perfettamente allineate: si consiglia
di 1) unire i telai, 2) fissare stabilmente i binari tra un modulo e quello
adiacente e 3) procedere ai tagli delle rotaie. Questa procedura, se correttamente
eseguita, dovrebbe garantire il perfetto allineamento anche negli assemblaggi
successivi.
L'esperienza ha mostrato la grande utilità di una protezione trasparente sul lato anteriore: si tratta di una fascia di plexiglas dello spessore di 3 mm, che deve sporgere di 20 cm sul piano del ferro. Poichè deve essere molto resistente si consiglia di usare una fascia di 28 cm di altezza e appoggiare gli 8 cm inferiori al longherone anteriore, fissandola in molti punti con viti. La lunghezza deve corrispondere a quella del modulo.
Per facilitare il trasporto si consiglia, disponendo di una coppia di pannelli di uguale lunghezza, di accoppiarli paesaggio contro paesaggio tramite due tavolette di legno poste alle estremità e fissate sfruttando i fori di accoppiamento esistenti sulle testate (fig.4).
Sempre a proposito del trasporto si consiglia di mantenere smontabili gli elementi del paesaggio (edifici, alberi e altri manufatti). Costruendo a scatola la struttura del pannello è possibile ricavare nella parte inferiore dei vani in cui riporre tali elementi e proteggerli così da danneggiamenti.
I tipi di tracciati che possono essere realizzati combinando i vari pannelli tra loro rappresentano una linea principale a doppio binario che corre costantemente lungo tutti i moduli; su tale linea si incontrano una o più stazioni di transito e/o di testa. E' prevista nella norma anche una terza linea facoltativa che può rappresentare un binario di linea secondaria, di deposito, di raccordo industriale, ecc...
Nelle allegate figure 5 e 6 vi sono esempi di possibili tracciati che possono essere formati. Come si può notare le stazioni si estendono su più pannelli (3 o 4) e sarebbe più giusto considerarle come un unico elemento di lunghezza multipla di 80 cm smontabile essenzialmente per ragioni di trasporto.
Nelle norme
"Pannelli rettilinei"
e "Pannelli curvi"
sono illustrati i vari tipi di pannelli normalizzati dritti e curvi. La pratica delle
mostre in cui sono stati presentati plastici modulari ha suggerito l'opportunità
di costruire alcuni pannelli speciali che consentano di adattare facilmente il plastico
allo spazio disponibile.
(a inizio norma)
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(a inizio norma)
Pannello con anello di ritorno Esso consente di far assumere al plastico una forma aperta che svincola dalla necessità di richiuderlo su sé stesso ad anello. E' da usarsi in coppia o in abbinamento con una stazione di testa. Può essere comodo per il trasporto realizzare una struttura ripiegabile su sè stessa (fig. 7).
Gli anelli di ritorno consentono l'uso di pannelli con lunghezza diversa dallo standard lasciando così una maggiore libertà ai modellisti. Di fatto le uniche norme veramente imperative diventano così solo le misure delle testate e l'altezza da terra.
E' inoltre opportuno dotare l'anello di ritorno di 3 o 4 binari paralleli in modo da formare una stazione nascosta con la quale si riesce a movimentare il traffico ferroviario.
Per quanto riguarda l'impianto elettrico si riduce a:
- sezionare all'incirca a metà dell'anello entrambe le rotaie
- cablare opportunamente l'unico connettore e precisamente
- cavo 1-4-7-8-9-10-13-14-15 : non collegati
- cavo 2-3-5-6 : collegare alle rispettive rotaie
- cavo 11-12 : collegati tra loro
(a inizio norma)
Fig. 9.7 - Pannello destro con anello di ritorno. Il sinistro è simmetrico, con binari per togliere i rotabili. (fai click per ingrandire)
(a inizio norma)
Pannelli di inversione di facciata Usati in coppia, consentono di usare solo pannelli con curva esterna. Risulta vantaggioso il suo impiego anche per movimentare il paesaggio rendendo meno monotono il tracciato con l'inserimento di ampie curve a S che spezzano la monotonia di avere due binari diritti e paralleli sempre alla stessa distanza dal bordo. La larghezza del pannello è obbligatoriamente di 40 cm e per un migliore realismo si consiglia la lunghezza di 120 cm (fig. 8).
Nel pannello si ha l'inversione della linea 1 con la 2, particolare da tenere presente per il cablaggio dell'impianto elettrico: occorre infatti commutare i cavi relativi alle due linee.
Analizziamo la particolarità elettrica dei pannelli di inversione (chiamiamo la coppia pannello Destro e pannello Sinistro rispetto all'osservatore).
Il pannello Sinistro ha la testata sinistra normale e la testata
destra invertita. A partire dalla testata sinistra il cablaggio è
identico a quello di un pannello normale, solo il connettore della testata
destra ha i cavi relativi alle linee 1 e 2 invertiti.
DAL | 1 | COLLEGATO A -> | 4 | CONNETTORE |
CABLAGGIO | 2 | " | 5 | CANNON |
DEL | 3 | " | 6 | DESTRO |
PANNELLO | 4 | " | 1 | |
5 | " | 2 | ||
6 | " | 3 | ||
7 | " | 7 | ||
8 | " | 8 | ||
9 | " | 9 | ||
10 | " | 10 | ||
11 | " | 12 | ||
12 | " | 11 | ||
13 | " | 13 | ||
14 | " | 14 | ||
15 | " | 15 |
Un cablaggio esattamente speculare viene fatto per il pannello Destro.
In questo modo si possono inserire uno o più pannelli dritti e/o
curvi normali tra le due testate invertite mantenendo anche la continuità
nell'automatismo.
Fig. 9.8 - Uso dei pannelli di inversione di facciata
(ritorna)
(a inizio norma)
Decoro dei diorami modulari
Con un sistema a pannelli intercambiabili risulta difficoltoso il raccordo
del paesaggio. Le limitazioni imposte sono infatti notevoli:
1 - Forma delle testate e distanza della faccia anteriore alle linee ferroviarie.
2 - Quota del piano del ferro costante.
3 - Uniformità di luogo e di tempo per l'ambientazione.
Accenniamo brevemente ad alcune regole che si sono utilizzate al fine di affrontare con una certa elasticità i vincoli visti sopra.
Per quanto riguarda il punto 1 non vi sono rimedi, ma si ricorda che nell'interno del pannello non vi sono vincoli particolari salvo lo studio di una ambientazione che si raccordi il più possibile alla forma delle testate.
Per variare al massimo le possibilità di decoro è possibile abbassare fino a ridurre a 3 cm il longherone lato osservatore e inserire così armoniosamente ponti e viadotti (fig. 9). Per ottenere dei notevoli dislivelli tra il piano del ferro e il fondo del terreno è possibile poi cambiare totalmente la struttura del pannello abbassando e profilando opportunamente i longheroni come indicato in figura 10.
Una simile realizzazione è indicata per pannelli corti per non dover affrontare notevoli difficoltà di trasporto. Inoltre è possibile realizzare, magari in gruppi di due o tre persone, più elementi da usarsi come un unico lungo pannello. E' il caso ad esempio di pannelli su cui è riprodotta una stazione che sono da considerarsi come un insieme unico. Si tratta di gruppi di pannelli in cui sono standard solo le estremità del gruppo stesso. Sono in pratica dei pannelli lunghi 240 cm, 320 cm o più divisibili unicamente per ragioni di trasporto. In questo modo è possibile movimentare l'andamento della linea creando (modellisticamente parlando) lunghissime curve a esse.
Per quanto riguarda l'ambientazione si sono adottate le seguenti regole:
- Rappresentare un paesaggio collinare italiano.
- Evitare elementi fissi che caratterizzino troppo evidentemente l'epoca
e consentire cosi la circolazione di convogli sia attuali sia datati alcuni
decenni addietro.
Una alternativa molto interessante nelle mostre è che ognuno rappresenti nei propri pannelli delle caratteristiche peculiari della propria regione, esaltando così nella diversità, l'aspetto "comunitario" del plastico modulare.
In un plastico di stile italiano con linea a doppio binario l'installazione della linea aerea dovrebbe essere la regola. L'esperienza ne ha però sconsigliato l'adozione in quanto essa con il suo ingombro e fragilità rende il pannello poco maneggevole. La Norma dà comunque le misure necessarie per chi volesse installarla e non si pone problemi di trasporto.
Elemento importante per il decoro è lo sfondo con il quale il pannello acquista una netta tridimensionalità. La sua altezza, riferita al piano del ferro, deve essere di 30 cm. Non è necessario uno sfondo particolarmente elaborato: ottimi risultati si ottengono già con un semplice cielo azzurro velato da qualche nuvola.
Il sistema di montaggio è libero (viti, bulloni, incastri) purché il pannello sia facilmente smontabile.
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Fig. 9.10 - Esempio di pannello con notevole dislivello
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(a inizio norma)
Supporti per i pannelli
Ogni pannello ha la possibilità di ricevere 4 zampe di sostegno in alluminio, legno o angolare metallico con misure esterne della sezione da 30x30 mm a 40x40 mm. Tali zampe, dopo essere state preferibilmente infilate in una sede apposita, vengono fissate tramite uno o due bulloni a galletto internamente ai longheroni del pannello. Per livellare i vari pannelli all'estremità di ogni zampa vi è un piedino regolabile a vite con una escursione di circa 20 mm. Può essere opportuno prevedere l'alloggiamento delle zampe in posizione di riposo all'interno del pannello mediante rotazione delle zampe stesse attorno alle viti di fissaggio. In questo modo è più rapida la messa in opera e più agevole il trasporto (fig. 11).
Al pannello vengono fissate 4 zampe solo quando esso viene usato singolarmente
per operazioni di costruzione o manutenzione; in caso di unione ne sono
sufficienti solo 2 poiché ogni pannello poggia ad una estremità
sulle sue due zampe e dall'altra, tramite i bulloni di unione delle testate,
sulle due del pannello vicino. La lunghezza delle zampe deve essere tale
che il piano del ferro risulti a 1015mm dal pavimento. Tale misura è
identica a quella delle norme francesi e rende possibili l'unione di moduli
costruiti secondo i due sistemi.
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(a inizio norma)
Compatibilità con altri standard Data la differente posizione dei binari sul pannello, la compatibilità con l'AFANTRAK si ottiene disallineando le testate di 27 mm, in modo che le rotaie risultino nuovamente allineate. I pannelli vanno quindi uniti con un morsetto (fig. 12).
(a inizio norma)
Fig. 9.12 - Compatibilità tra pannello standard ASN e AFANTRAK